Missione Assimea in Bulgaria - Fiera in Plovdiv e Sofia
2013 INTER EXPO FAIR SOFIA BULGARIA
Lavorare in Bulgaria
I settori/prodotti principali dell'economia bulgara sono: energia elettrica e idroelettrica, gas, industria alimentare, apparecchiature e macchinari, metalli non preziosi, ferro e acciaio, carbone fossile, raffinazione del petrolio, combustibile nucleare, combustibili, prodotti chimici, abbigliamento, calzature, verdura, frutta, bestiame, vino, frumento, orzo, girasoli, barbabietole da zucchero.
Secondo quanto comunicato da Sofia News Agency, il salario medio netto in Bulgaria, nell'industria e nel settore dei servizi è 15 volte inferiore alla media per gli Stati membri dell'Unione europea. Il reddito medio mensile delle famiglie in Bulgaria è di 8 volte inferiore rispetto alla media dalla UE. I dati comunicati da Eurostat, l'Ufficio statistico della UE, sono stati presentato nel corso di un convegno organizzato dalla Confederazione dei sindacati indipendenti di Bulgaria (KNSB).
Imprenditoria
La Bulgaria è un Paese con un’economia di mercato funzionante. Un programma di riforme è in fase di ampliamento. I meccanismi di mercato stanno ora operando in maniera adeguata per un’efficiente allocazione delle risorse. Notevoli progressi sono stati effettuati per quanto riguarda la procedura di ingresso nel mercato, la ristrutturazione del settore finanziario e la privatizzazione, essenziali per porre le basi macroeconomiche di un processo di crescita sostenibile.
Occorrono, tuttavia, ulteriori sforzi per migliorare la flessibilità dei mercati e avere una maggior efficienza e trasparenza degli organi amministrativi e del sistema giudiziario, al fine di consentire agli operatori economici di agire in un clima di stabilità e prevedibilità.
In Bulgaria sono presenti più di 1000 imprese italiane, tra le quali alcuni grandi gruppi industriali e finanziari. Tuttavia, la grande parte delle aziende italiane in Bulgaria è costituita da piccole e medie imprese (PMI).
Tra i settori strategici che offrono maggiori opportunità di investimento occorre citare l’industria manifatturiera, le public utilities, l’ingegneria elettrotecnica, le tecnologia informatiche, ed il turismo.
In particolare per l’industria manifatturiera le aree di maggiore interesse italiano sono quelle della produzione di tessuti e abbigliamento e quella dell’industria alimentare, delle bevande e del tabacco, uno dei settori prioritari dell’economia bulgara, il cui sviluppo è favorito da un buon clima e da tradizioni ben radicate.
Il principale investitore in Bulgaria è la Grecia, seguita da Germania, Italia, Belgio e Austria.
Altri investitori importanti sono gli Stati Uniti, i Paesi Bassi, il Regno Unito e la Russia.
L’Unione Europea è la fonte principale di IDE (l'ammontare degli investimenti esteri) per la Bulgaria, con circa il 70% del valore dell’IDE. La distribuzione degli IDE per settore mostra il ruolo preponderante dell'industria (43,6%), seguita dalla finanza (18,7%) e dal commercio (16%).
Negli ultimi due anni, il clima degli investimenti è migliorato grazie ai cambiamenti positivi della legislazione fiscale. In termini di aliquote fiscali sul reddito e sulle società la Bulgaria è diventata il paese più competitivo a livello della UE.
I settori merceologici di maggiore rilevanza per l’interscambio con l’Italia sono:
per quanto riguarda le esportazioni italiane, si segnalano i settori dell’abbigliamento (+19.7%), delle calzature (+15.3%), degli articoli in materie plastiche (+25.3%), delle macchine e degli apparecchi per la produzione e l’impiego dell’energia meccanica (+21.3%), delle apparecchiature per la distribuzione e controllo dell’elettricità (+11.4%), degli autoveicoli (+33.6%) e dei mobili (+20.1%);
per quanto concerne, invece, le importazioni italiane di prodotti Made in Bulgaria, si evidenziano le forniture di abbigliamento (+4.9%), di filati e di fibre tessili (+16.8%), i prodotti siderurgici (+23.5%), i prodotti petroliferi raffinati (+16.7%), i mobili (+28.2%), i tessuti (+16.8%) e le calzature (+5.9%).
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