Se per i lavoratori dipendenti la pensione futura è un’incognita, per il popolo della partita IVA può essere addirittura un miraggio. Ma esiste la possibilità di versare una pensione integrativa in un fondo pensionistico per liberi professionisti?
Cassa professionisti e Gestione Separata Inps:dove versano i contributi i lavoratori a partita IVA
Tutti i lavoratori autonomi cd “atipici” e i professionisti per i quali non è prevista alcuna cassa di appartenenza, sono obbligati a versare i contributi al fondo pensionistico liberi professionisti, noto anche come Gestione Separata INPS.
Ma nella maggior parte dei casi questa viene integrata con un fondo pensionistico personale.
Fondo pensionistico liberi professionisti: la pensione complementare come certezza
Il futuro pensionistico dopo il lavoro spaventa i dipendenti ma terrorizza spesso chi lavora a partita IVA: quanti contributi sto aspettando e quale pensione mi spetterà? Sono domande che si fa ogni giorno un libero professionista. Purtroppo dati alla mano rispetto ai lavoratori dipendenti, gli autonomi vanno in pensione dopo e con assegni più bassi. E in un quadro così incerto la pensione integrativa può rappresentare decisamente un’ancora di salvezza, una garanzia. Oggi lavorare come libero professionista o autonomo e non prevedere una previdenza complementare può essere un grosso rischio.
Cosa deve garantire un fondo pensionistico ai liberi professionisti
Purtroppo per chi lavora a partita IVA è difficile prevedere sempre quale sarà l’andamento e il volume dell’attività: per questo è importante che il fondo pensionistico liberi professionisti sia sopra ogni cosa flessibile nella possibilità di scelta dell' importo dei versamenti e che preveda la possibilità di sospensione dei versamenti o di riscatto anticipato sebbene con regole specifiche. Tali aspetti possono risultare addirittura prioritari rispetto ai costi del fondo pensioni o al suo rendimento.
In questo modo i liberi professionisti e i titolari di partita IVA hanno modo di pensare alla pensione futura senza rischiare di fare il passo più lungo della gamba.