Locazioni: come pagare meno tasse (e blindarsi in caso di morosità)

Locazioni: come pagare meno tasse (e blindarsi in caso di morosità)

Pagare meno tasse sul contratto di locazione è possibile: basta prestare un poco di attenzione al dettato normativo ed il gioco è fatto. Secondo una recente ricerca del Sole 24 Ore sono ancora molte le persone che disconoscono i benefici che derivano dall’affitto di un appartamento a canone concordato. Solo pochi proprietari conoscono, per intero, l'intero pacchetto di agevolazioni fiscali (sia per il proprietario che per l’inquilini) previsto in caso di locazione a canone concordato. 

 

IMU agevolata per chi affitta case a canone concordato

 

Uno dei benefici molto importanti è, ad esempio, la previsione di un’aliquota IMU ridotta del 25% secondo i vigenti Accordi Territoriali con le amministrazioni comunali. In pratica, le amministrazioni aderenti si impegnano già ad applicare un’aliquota IMU agevolata rispetto a quella ordinaria. 

 

Le agevolazioni per i lavoratori e gli studenti fuori sede

Per i lavoratori o gli studenti fuori sede, invece, esistono delle detrazioni che, previa presentazione della dichiarazione dei redditi, consentono di recuperare una parte dell’importo corrisposto nell’anno. Gli studenti universitari fuori sede possono usufruire di una specifica agevolazione fiscale: la detrazione del 19% dell’affitto pagato entro il limite di 2.633 euro annui. 

Per quanto riguarda l’affitto dell’abitazione principale la detrazione prevista è pari a 300 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro, e a 150 euro nel caso di redditi superiori. 

Chi ha preso casa in affitto con contratto a cedolare secca può detrarre un massimo di 495,80 euro l’anno, che si riducono a 247,90 euro per i redditi compresi tra i 15.493 euro e i 30.987 euro. 

Per i giovani tra i 20 e i 30 anni, nei primi tre anni dalla stipula del contratto di locazione, è prevista una detrazione di 991,60 euro, stesso importo previsto per i lavoratori fuori sede che hanno trasferito la propria residenza (importo che scende a 495,80 euro per i redditi compresi tra 15.493,72 e 30.987,41 euro). 

 

Il Fondo per la Morosità Incolpevole 

Per i soggetti che, invece, non riescono a pagare l’affitto per problemi di natura economica, fermo restando la possibilità (per il proprietario) di mettersi al riparo attraverso CanoneSestante, viene prevista la possibilità di fare domanda per accedere al Fondo per la morosità incolpevole: un’agevolazione che si rivolge agli inquilini che hanno perso il lavoro a seguito di licenziamenti, accordi aziendali o sindacali che hanno comportato la riduzione dell’orario di lavoro o altri casi come il mancato rinnovo di contratti a tempo determinato o cessazione di attività libero-professionali.  Il contratto di locazione – firmato, controfirmato e registrato – e l’attestazione sindacale di conformità del canone concordato dovranno essere allegati alla dichiarazione IMU da presentare all’Ufficio Tributi del Comune di Cori entro il 30 giugno, con possibilità di ravvedimento nei successivi 90 giorni, scaduti i quali lo sgravio fiscale avrà inizio dal 2021 e fino alla scadenza del contratto di locazione. L’aliquota IMU agevolata è applicabile anche ai contratti d’affitto già in corso.

Ad ogni modo, per fruire dei benefici, il contratto di locazione a canone concordato deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate e controfirmato da una delle associazioni sindacali firmatarie del protocollo d’intesa, la quale rilascerà contestuale attestazione di conformità del calcolo del canone all’Accordo Territoriale.

 

Come funziona l’accesso al Fondo Inquilini Morosi

L’accesso al Fondo è consentito anche ai contribuenti che a causa di gravi malattie, ​infortuni o decesso di un componente della famiglia hanno dovuto affrontare spese impreviste e si trovano in situazioni di difficoltà economica. 

 

Il sostegno al pagamento dell’affitto da parte dei comuni 

Fermo restando l’accesso al Fondo, cè poi il contributo comunale di integrazione al canone di locazione, che può essere richiesto se la spesa per l’affitto è troppo alta rispetto al proprio reddito. In questo caso, le regole sono stabilite con bando da ciascun Comune e nella maggior parte dei casi è necessario possedere un Isee di valore non superiore a 28.000 euro. Ad esempio, il Comune di Milano in collaborazione con Agenzia Sociale per la Locazione “Milano Abitare” ha pubblicato un avviso per interventi di sostegno al pagamento dell’affitto di alloggi sul libero mercato. L’avviso è rivolto agli inquilini che abbiano un reddito solo da pensione ove la spesa per il canone deve è  superiore al 20% del reddito netto. L’intento è chiaro: sostenere i pensionati con ISEE fino a € 15.000,00 nel pagamento dei canoni di locazione con un contributo una tantum di € 1.500,00 fermo restando che, a fronte dell’erogazione del contributo, il proprietario si obblighi a non aumentare l’affitto per 12 mesi o rinnovare il contratto alle stesse condizioni (se in scadenza) e/o a stipulare un nuovo contratto a canone concordato.

Successivamente la platea dei beneficiari è stata estesa: ai percettori di pensione sociale; ai nuclei di anziani che oltre alla pensione da lavoro/di vecchiaia/di anzianità siano percettori anche di pensione di invalidità e/o assegno di accompagnamento

 

La Cedolare Secca

Ma il vantaggio più importante che scaturisce dalla stipula di un contratto di locazione a canone concordatola cedolare secca è il pagamento del 10% di tassazione in luogo del 21%.

Tale agevolazione fiscale si applica nel rispetto dei seguenti requisiti generali: a) sia il locatore che il conduttore devono essere persone fisiche e la locazione deve avere ad oggetto immobili al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, arti e professioni (categorie catastali gruppo A - esclusa A\10); b) l’applicazione della cedolare secca deve essere comunicata in sede di registrazione del contratto. 

 

Agevolazioni fiscali anche per gli inquilini

Il contratto di locazione a canone concordato si presenta molto vantaggioso per gli inquilini che, oltre a poter contare sul pagamento di un canone  di locazione a prezzo calmierato, possono accedere alla detrazione fiscale per un importo massimo pari a: a) 495,80 euro se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro; b) 247,90 euro se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro ma non a 30.987,41 euro.

 

A chi rivolgersi 

 

ASSIMEA - SPORTELLO LOCAZIONI  

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