Si fanno sempre chiari e nitidi i contenuti del Decreto Legge n. 18 del 17 Marzo 2020, intitolato Decreto “Cura Italia”.
Tra i vari provvedimenti adottati per supportare e sostenere l'economia reale del paese vi è l’innalzamento dell’importo massimo concedibile del Microcredito: da 25 a 40mila euro (art. 49, comma 5, D.L. 18/20).
Si tratta di una misura tesa ad incentivare la nascita e lo sviluppo di giovani, startup e liberi professionisti in un momento di piena emergenza economica per effetto dell’epidemia Coronavirus.
Grazie alle nuove disposizioni in vigore, i prestiti erogabili alle start-up e lavoratori autonomi possono raggiungere l’importo di 40.000 euro.
Resta invariata la quota di garanzia ottenibile dallo Stato: le operazioni possono essere assistite dalla garanzia statale del Fondo di Garanzia per le P.M.I. a copertura dell’80% dell’importo finanziato.
Il microcredito si conferma ancora una volta uno strumento finanziario molto importante per far fronte ai numerosi giovani, professionisti ed autonomi, che intendono avviare o potenziare un’attività di microimpresa o lavoro autonomo.
Chi sono i soggetti che possono accedere al microcredito?
Possono accedere ai finanziamenti giovani, start-up e liberi professionisti purchè in esercizio da non più di 5 anni. Sono escluse le società di capitali (spa, srl) con l’unica eccezione delle società a responsabilità limitata semplificata (srls).
Oltre ai soggetti indicati sopra, possono accedere al Microcredito:
- ditte individuali;
- società di persone
- s.r.l. semplificate;
- società cooperative.
Per quanto concerne i lavoratori autonomi titolari di partita IVA, va chiarito che essi possono accedere se operano da non più di 5 anni, analogo trattamento viene riservato alle società tra professionisti.
In che modo può essere utilizzato il finanziamento del Microcredito?
Le somme erogate mediante operazioni di microcredito possono essere impiegate per:
- acquisto di beni, sia nuovi che usati (incluse materie prime necessarie alla produzione dei beni o servizi e le merci destinate alla vendita) o servizi connessi all’attività;
- pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti soci lavoratori;
- sostenimento dei costi per corsi di formazione aziendale;
- ripristino capitale circolante;
- operazioni di liquidità (sono escluse le operazioni di ristrutturazione del debito).
A chi rivolgersi
ASSIMEA - SPORTELLO MICROCREDITO
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